Il ruolo strategico dei porti del Nord Adriatico

Il ruolo strategico dei porti del Nord Adriatico

I temi in discussione sono numerosi e di grande attualità, spaziando dalla proposta di un grande progetto infrastrutturale, come l’Offshore-Onshore Port System di Venezia, oggetto di un’accesa discussione in ambito marittimo e non solo, alle prospettive di sviluppo degli altri porti adriatici, da Rijeka ad Ancona.

La regione adriatica è oggetto infatti di una crescente attenzione su scala internazionale, anche grazie ai lusinghieri risultati di traffico registrati dai propri porti negli ultimi anni, nonostante la crisi. A seguito di ciò, sono in molti a ritenere che i suoi porti possano ricoprire in futuro un sempre maggiore ruolo strategico di “gate” nell’interscambio commerciale tra l’Europa Centro-Orientale, il Mediterraneo e l’Estremo Oriente. Una prospettiva che potrebbe impensierire non poco perfino i grandi porti del Northern Range. In ballo vi sono la veridicità delle proiezioni di traffico, ma soprattutto la concreta possibilità che l’offerta di nuove infrastrutture portuali (con riferimento soprattutto all’Offshore) riesca effettivamente a modificare i comportamenti consolidati degli operatori in favore dell’apertura di un nuovo corridoio di entrata delle merci in Europa da Sud-Est.

Il dibattito potrà essere ulteriormente allargato alla possibilità che porti del Nord e del Sud Italia e relativi corridoi terrestri ferroviari si facciano concorrenza lungo la direttrice adriatica ed in prospettiva tirrenica, a seguito del potenziamento delle linee ferroviarie delle due dorsali (e grazie all’uso delle linee AV per le merci), ma anche che l’intero sistema portuale adriatico possa essere a sua volta messo in difficoltà dalla concorrenza dai porti greci e turchi collegati via terra lungo i corridoi balcanici a seguito degli investimenti cinesi del Pireo ed il potenziamento del sistema portuale e delle ferrovie turche.

Il dibattito è già iniziato con la pubblicazione nella newsletter n. 6 degli interventi di Sergio Bologna e di Paolo Costa sul progetto veneziano, ma il Consiglio Direttivo di SiPoTra suggerisce di allargarlo anche agli altri temi citati, dando vita ad un gruppo di lavoro e partendo dai propri soci e da chiunque possa essere interessato a farne parte.

I soci che sono interessati a partecipare allo studio sono invitati a comunicarlo a info@sipotra.it entro il giorno 21 p.v.

Il presente testo ha lo scopo di analizzare nel tempo l’andamento del traffico commerciale comunitario via mare verso i Paesi extra-UE e di individuare il ruolo dei porti. Successivamente, uno specifico focus verrà realizzato relativamente all’Italia. Allo scopo di svolgere la seguente indagine, tutte le informazioni verranno ricavate attraverso l’elaborazione di dati Eurostat (fatto salvo un caso che verrà debitamente segnalato).

Commercio estero via mare UE

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